Polifagia

Per polifagia si intende l’ingestione di una eccessiva quantità di cibo o qualora venga ingerita con voracità.

L’appetito è controllato a livello ipotalamico dal centro della nutrizione che stimola l’appetito e dal centro della sazietà.

Il freddo e le contrazioni dello stomaco vuoto stimolano l’appetito mentre il caldo e la distensione gastrointestinale riducono l’appetito.

Masticare e deglutire danno una vaga sensazione di sazietà, le abitudini, l’ambiente, la vista, l’olfatto ed il gusto determinano una stimolazione sull’appetito.

La polifagia può verificarsi a seguito della mancata ricezione, assorbimento o utilizzazione delle sostanze alimentari, oppure in tutte quelle situazioni che determinano un aumento di richiesta o dispersione di energia.

Tra le prime ricordiamo le diete mal bilanciate, la sindrome da malassorbimento, la pancreatite cronica, l’enterocolite, il diabete mellito, lesioni cerebrali.

Nel secondo gruppo invece ricordiamo la gravidanza, l’allattamento, lavori pesanti, gravi infestazioni parassitarie, l’ansia, emorragie croniche, il freddo, ipertiroidismo, perdite proteiche nell’ascite o nefrite.

Svariati farmaci come il megestrolo acetato, i glucocorticoidi e gli anticonvulsionanti stimolano l’appetito.